CASE HISTORY

A causa di una situazione iniziale caratterizzata da una forte presenza di scarti all’interno di una famiglia di collettori elettrici, il committente necessitava di una macchina automatica in grado di verificare l’effettiva non conformità dei pezzi.

Una macchina automatica dotata di sistema di caricamento a tazza vibrante con scassettatore intercambiabile per tutta la famiglia dei pezzi a 6 stazioni + 1, ognuna con una specifica funzione.

A seguito del caricamento, un Robot Scara movimenta i componenti su una stazione di visura ottica per il controllo dimensionale e la fasatura del particolare (stazione 1).

Una volta controllato e fasato, il componente passa alla stazione successiva dove una pressa automatica pulisce tramite delle lamelle le fresature dei collettori (stazione 2).

Alla terza stazione, tramite due spazzole si provvede alla pulizia di eventuali trucioli formatisi nella stazione precedente (stazione 3).

A seguire il componente viene posizionato in una stazione di controllo rigidità dielettrica delle lame, dove viene verificata l’effettiva assenza di continuità elettrica tra le lame (stazione 4).

A questo punto, un secondo Robot Scara, posiziona il componente su una stazione di controllo matriciale (stazione 5) e a seguire su una lineare (stazione 6).

Al termine di tutti questi controlli, se il componente risulta conforme, viene scaricato nella vaschetta dei pezzi “OK”, nel caso in cui invece lo scarto venga confermato, va su una stazione avente una pressa che separa il collettore, così da poter recuperare la componente di rame.